Franco Cordero in vita sua ha cercato spesso di giocare a scacchi con l’esistenza medesima. La sua intelligenza, la complessità del suo spirito e dei sui pensieri, che si sono trasfusi nell’impianto letterario delle opere che ha firmato, gli imponevano di ricostruire la tortuosità delle relazioni umane. Alla luce di un profondo inappagamento di fondo. Chi l’ha conosciuto, ha ricordato anche il suo essere un eruditissimo e implacabile «uomo della grotta», perennemente calato, con il suo stile cogitabondo, nel laboratorio del pensiero. Quasi che coesistessero in lui un’anima pubblicistica, rivolta alla comunicazione e un’altra molto più introflessa, costantemente ripiegata sull’indagine...