Certi film sembrano avere il destino racchiuso nel titolo. Tra 1967 e 1968, dopo capolavori come L’incidente (che pur già deludevano i suoi primi sostenitori di «Présence du cinéma»), e prima di una nuova fase di film apprezzati da nuovi cultori, l’americano esule in Europa dal maccartismo Joseph Losey realizzò un dittico con protagonista Elizabeth Taylor, La scogliera dei desideri e Cerimonia segreta, che furono accolti generalmente come uno sbandamento, con pochissime eccezioni tra cui chi scrive può annoverare se stesso che ne fu subito entusiasta. Oggi preferirei il secondo dei due film, paradossalmente più tennesseewilliamsiano del primo, seppur dovuto...