Il Sasso Caveoso, quello Baresano e il rione Civita sono testimoni muti di una storia che li vide abitati a partire dell’Età del Bronzo fino al 1952. In quell’anno una legge nazionale ne dispose lo sfollamento per le condizioni igenico – sanitarie in cui viveva la gente, ammassata all’inverosimile con il proprio bestiame. Un quarto di secolo dopo iniziò la rinascita dei Sassi. E oggi, quel paesaggio incredibile che commosse e lasciò stupefatti i viaggiatori italiani e stranieri di ogni secolo, si offre agli occhi in tutta la sua meraviglia. Nel 1993, l’Unesco ha dichiarato i Sassi di Matera Patrimonio dell’Umanità.

Ai primi di marzo del 2014, il Fai (Fondo Ambiente Italiano), dopo dieci anni di lavori, ha inaugurato Casa Noha, dodici stanze scavate nel tufo e parte di un palazzo nobiliare duecentesco che domina il Sasso Caveoso. Qui ha sede il Centro di informazioni turistiche, e qui trova spazio l’allestimento multimediale «I Sassi invisibili. Viaggio straordinario nella storia di Matera», passeggiata virtuale divisa in cinque itinerari dedicati ad acqua, pietra, luce, tempo e spirito. Il cammino coinvolge architettura, arte, archeologia, letteratura, cinema. Per informazioni su orari e visite, 0835/335452, fainoha@fondoambiente.it.

Il saliscendi dei Sassi impone di trovare un buon letto a fine giornata, accoglienti luoghi dove fare una pausa e invitanti menu grazie ai quali placare la fame che tanto movimento avrà acuita. Procediamo con ordine. Per positiva esperienza, si consiglia l’Hotel Monacelle, via Riscatto 9, tel. 0835/344097. È un tre stelle ricavato negli spazi di un antico convento, in posizione strategica, suddiviso tra ostello e albergo. Le stanze sono ampie, arredate con pezzi d’epoca, di varie metrature e categorie. La doppia standard costa circa 80 euro, prima colazione inclusa. Carta vincente del Monacelle, la grande terrazza affacciata sui Sassi. Che la sera, con le loro luci, disegnano il profilo di un villaggio palestinese. Vino e musica jazz all’Enoteca Vino & Dintorni, via Ridola 32, tel. 0835/310715.

Gentilezza autentica e competenza guidano al bicchiere giusto nel repertorio regionale e nazionale. Assaggi e piccole degustazioni accrescono le virtù del nettare di Bacco. Prezzi molto onesti. Pur senza omettere la segnalazione di due posti assai validi, Le Botteghe, Piazza San Pietro Barisano 22, e Lucanerie, via Santo Stefano 61, è del Terrazzino che vogliamo parlare in tema di ristoranti. Lo si incontra in Vico San Giuseppe 22, tel. 0835/332503, e l’incontro vale la pena. L’ambiente si divide tra ampie sale e grottini. Il menu ha accento lucano, che sottolinea la bontà delle orecchiette ai broccoli pomodoro e salsiccia, il puré di fave e verdure, i divini cavatelli pomodorini e cacio o alla boscaiola, l’arrosto misto, i peperoni cruschi, la Pignata. Si lasciano sul tavolo 25/30 euro vino compreso.

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