«Una di quelle palle di vetro con dentro la neve», così il giornalista Jimmy McDonough – creatore insieme a Nicolas Winding Refn della piattaforma streaming gratuita byNWR – definisce la loro «strana» creatura, un «mondo nuovo» in cui perdersi, esplorare, tornare al punto di partenza e scoprire i film in archivio: titoli statunitensi girati fra gli anni Sessanta e Settanta – molti dei quali dimenticati – dai b-movie ai film per i drive-in, dall’avanguardia a titoli erotici o invece religiosi.

TREDICI di questi film verranno proiettati a partire dal primo marzo nell’ambito della quarta edizione di «Soggettiva», un progetto di rassegne cinematografiche curate da personalità del mondo dell’arte e della cultura – nel 2018 era stata la volta del pittore Luc Tuymans – e presentate al pubblico milanese.
L’edizione firmata dal regista di Drive, col sottotitolo Expressway Milano, comincia appunto il prossimo 1 marzo (l’appuntamento è ogni venerdì) con due proiezioni: Maidens of Fetish Street,«noir erotico» del 1966 di Saul Resnick – suo unico film, riassemblato a partire dalle copie custodite dai collezionisti perché la pellicola originale è andata perduta – e Night Tide, del 1961, debutto nel lungometraggio del più prolifico Curtis Harrington che negli anni successivi lavorò anche con Roger Corman.

Horror venato di noir, che evoca il Bacio della pantera ambientando la sua storia gotica in una cittadina costiera della california, Night Tide è un film in bilico fra il genere e la sperimentazione, punteggiato di lunghi dialoghi quasi deliranti ma aperto da una lunga sequenza musical in cui nessuno parla – le musiche sono di David Raksin, che lo stesso anno lavorò con Cassavetes a Blues di mezzanotte – e dove viene presentato allo spettatore l’ingenuo marinaio presente in ogni inquadratura: Johnny (Dennis Hopper nel suo primo ruolo da protagonista). In un piccolo locale fumoso dove è in corso un concerto jazz Johnny conosce Mora (Linda Lawson), che vestita da sirena lavora come attrazione nella fiera della città, e da subito se ne innamora. Ma alla bella «sirena» sono collegate le morti dei suoi due precedenti fidanzati, scomparsi e poi depositati sulla spiaggia dalle onde del mare.

NELLA PIATTAFORMA byNWR Night Tide è inserito nel «volume» Missing Links – ogni nuovo film aggiunto mensilmente al catalogo della piattaforma fa parte, come in una rivista, di un volume tematico trimestrale, accompagnato dall’introduzione di un autore. Ognuno dei film di Missing Links «getta una luce sulle strane enclave della società americana durante la folle parte centrale del ventesimo secolo», scrive David Jenkins del secondo volume della collezione di byNWR. E così è infatti Night Tide, con i suoi parchi a tema e caroselli in riva al mare figli di un’altra epoca, i personaggi che fumano senza sosta avvolti dalle nebbie prodotte da sigari e sigarette, e l’esotismo minaccioso dell’Europa – la tormentata sirena mangiauomini greca, la cartomante, il marinaio inglese con un passato oscuro – contrapposta alla solare ingenuità degli americani, dal marinaio Dennis Hopper alla bionda figlia del giostraio – antitesi della protagonista – innamorata di lui.

Il progetto di byNWRnasce, racconta Refn, durante la lavorazione del suo ultimo film – The Neon Demon (2016): «Mi sentivo intrappolato, come se fossi arrivato a un punto morto. Ho pensato che dovevo capire come liberarmi da queste catene e scoprire di quali altri formati potevo servirmi per comunicare con il mondo» al di fuori dei limiti imposti dall’industria cinematografica. È in quel periodo, racconta ancora il regista, che inizia a collezionare quasi per gioco i film di una società che si chiama Something Weird Video, che ha messo in vendita il proprio archivio in seguito alla morte del fondatore Mike Vraney, che aveva girato tutti gli Stati Uniti alla ricerca di film sconosciuti e low budget.

DA QUESTA prima collezione, e dall’incontro online con un altro collezionista – Jimmy McDonough – parte byNWR nell’epoca dell’esplosione di Netflix e delle piattaforme streaming, a cui Refn si ispira offrendo però i contenuti – tutti i film sulla piattaforma sono restaurati – gratuitamente. «Non è un sito di cinema, né televisivo, di moda, letterario, fotografico, di critica sociale, di lifestyle. È un sito ’di tutto’», dice Refn. «Ma il punto di partenza sono i film, i semi da cui nasce la creatività. La maggior parte di questi film non appartengono al campo delle opere d’arte, ma questo non vuol dire che non siano interessanti… Ho sempre creduto che il gesto creativo sia più importante dello stesso prodotto della creatività».