Una graphic novel satura di Ionio
Incontri Si intitola «La distanza» il lavoro a quattro mani tra i due artisti, il racconto di un road trip itinerante per la Sicilia
Incontri Si intitola «La distanza» il lavoro a quattro mani tra i due artisti, il racconto di un road trip itinerante per la Sicilia
Con un libro tra le mani può venire spontaneo dare una colonna sonora alla lettura, magari perché evocata dall’autore o per avercela in testa in quel momento. Nell’anomala collaborazione Colapesce-Baronciani, che per i tipi di Bao hanno appena pubblicato la graphic novel La distanza, la musica di sottofondo ci viene suggerita dal testo, con i due protagonisti che si incontrano in un negozio di dischi. Ma quella che resta, seppur mai citata, è quella proprio del cantautore siciliano. Alessandro Baronciani disegna una storia scritta a quattro mani facendo al contempo emergere la melodia, la poesia e l’intimità del secondo disco di Colapesce, Egomostro, uscito da pochi mesi.
Baronciani è fumettista e illustratore navigato (nonché musicista degli Altro), che in tavole ispirate racconta le piccole vicende estive di un road trip che da Pantalica, passa per Noto, Marzamemi, Siracusa, Catania, Enna, fino a Palermo. Le illustrazioni dei paesaggi sono il sottofondo – in certe pagine quasi una guida di viaggio – ai quotidiani colpi di scena di un’estate romantica/amara. Il viaggio di Alessandro e Lorenzo (Colapesce) invece inizia quando il cantautore, nel primo disco, intitola una canzone Quando tutto diventò blu, in omaggio al libro di Baronciani del 2011.
Da lì l’amicizia, un tour insieme nei teatri siciliani occupati, poi lo scorso Natale quando, ci dice Baronciani: «Mi sono incontrato con Lorenzo per un lavoro, abbiamo trascorso un pomeriggio a guardare videoclip ed è uscito fuori l’incipit della trama a cui lui già stava lavorando: il protagonista al telefono con la fidanzata in stage lavorativo all’estero, cioè la situazione all’epoca di Lorenzo. Poi ha preso il via tutto il resto». Tutto il resto è una contaminazione vicendevole di due linguaggi differenti che spesso si incontrano durante live di musica e illustrazione, ma che, in questo caso, sono riusciti a concretizzarsi in un prodotto finito. Dice Lorenzo: «Questo tipo di interazione è più vecchia di noi tutti messi insieme, dai Velvet Underground la performance nella musica rock non è più un mistero, e poi la Sicilia è la patria di ’lu cuntu’che associa racconto, immagine e musica, da 200 anni. L’illustrazione nel nostro caso è un valore aggiunto, avendo scritto un fumetto insieme. È un matrimonio perfetto, non a caso Restiamo in casa, il secondo singolo del mio primo album, è un video disegnato dal maestro Michele Bernardi».
Baronciani esalta i colori della Sicilia e ci racconta come, con naturalezza, essi si siano riversati nei suoi disegni, come le impressioni e la sceneggiatura prendessero forma mentre, insieme all’amico, compivano lo stesso viaggio on the road. Un omaggio alla terra natia di Lorenzo ma non solo: «In parte è autobiografico, anche se è ricco di suggestioni: storie locali, film, L’avventura di Antonioni e il Woody Allen di Annie Hall su tutti, letteratura e musica siciliana: da Goethe a Rosa Balistreri fino a Bufalino e Maupassant. C’è anche una tappa all’Ypsigrock, lo storico festival di Castelbuono che ormai è diventato una realtà internazionale».
Una graphic novel il cui intento, al di là della narrazione, è quello di lasciare delle sensazioni che Lorenzo ci spiega così: «Quando mi chiedono di parlare della mia terra evito di fare un sunto da Lonely Planet, ma cerco di raccontarla per quella che è: dall’alluminio anodizzato nei centri storici alla necropoli di Pantalica, con tutti i dolori e le gioie che questa magica isola riesce a tatuare sulla pelle dei suoi abitanti. Le mie canzoni ne sono un esempio, sono piene di Ionio».
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