Cesare Segre ci ha lasciato in punta di piedi, coerente con il suo stile riservato e l’abituale discrezione. Il che non basta a nascondere il grande vuoto che lascia dietro di sé. In queste occasioni gli amici, i colleghi, gli allievi, gli ammiratori si mettono in cerchio per un ultimo addio e intrecciano fra loro ricordi personali (anch’io ne avrei parecchi, e molto cari) e riconoscimenti all’importanza dei suoi moltissimi lavori di filologo, critico e scrittore e all’esempio, anche etico, che ci consegna la sua intensa attività di studioso, professore, uomo che ha fatto coerentemente la sua parte nel difendere...