Nelle 48 ore a disposizione per raccogliere l’immondizia «vicino ai siti sensibili di Roma come ospedali, mercati e ristoranti», intimate nel do ut des del governatore del Lazio Nicola Zingaretti all’Ama nell’ordinanza che individua gli impianti a disposizione della Capitale, l’azienda dei rifiuti controllata dal Campidoglio è riuscita a ripulire solo 360 postazioni e a posizionare 200 dei 300 nuovi cassonetti da distribuire. Di più non si poteva fare evidentemente perché, come riferiva domenica il Corriere della Sera, «350 compattatori su 700 sono fermi, e circolano appena 800 dei 1900 autoveicoli in dotazione per il ritiro a domicilio». E soprattutto,...