Pubblicando in Italia Gli ammutinati di Calcutta (pp. 288, euro 15), la casa editrice Metropoli d’Asia compie sia una scelta coraggiosa sia un atto d’amore profondo verso l’ambiente culturale vibrante dell’India contemporanea. Lo fa con cognizione di causa, affidando la traduzione del romanzo di Nabarun Bhattacharya alla cura puntuale di Carola Erika Lorea che, senza passare dalla terra di mezzo di una resa in inglese dell’opera traduce direttamente dal bengali. Una premura rara nel mercato editoriale contemporaneo ma obbligatoria, nell’opera di Bhattacharya, per provare a rendere i molteplici livelli semantici e allegorici che l’autore anarchico, idolo delle controculture calcuttine, impiega...