«L’elezione di Trump mi ha riempito di amarezza e rabbia, ma non volevo fare un disco di protesta, sentivo di dover dare una risposta emotiva alla tremenda ondata di fascismo mondiale, celebrando la creatività come forma di cura di sé, esprimendo gratitudine». Così Drew Daniel, uno dei due Matmos, maestri nell’arte di far suonare il mondo attraverso una visione a tutto tondo dell’elettronica: accademico imbevuto di Shakespeare, arte contemporanea e cultura LBGT, il non musicista (sulle orme di Brian Eno) muove da un’apparizione abbacinante, come quella che avvolse il San Paolo citato nel titolo. Disegna nove quadri di giubilo psichedelico...