Dalle terre dove producevano violenza i Casalesi, i Piromalli e i corleonesi di Totò Riina, le cooperative sociali che gestiscono i beni confiscati dallo Stato alle famiglie mafiose estraggono i frutti del lavoro di circa 150 persone impegnate nei progetti di Libera Terra per il recupero e il rilancio dei terreni con lo scopo di riconsegnarli alla collettività, creando valore sociale ed economico. Da questo impegno quotidiano fatto nei campi, nelle cantine, nei frantoi e negli uffici commerciali nasce la gamma di prodotti bio che si trova negli scaffali di tanti centri commerciali in Italia e nelle botteghe dei saperi...