Proprio a Roma, a metà degli anni 80, scattò la scintilla che diede un indirizzo del tutto nuovo al lavoro di Pina Bausch. Dopo la scoperta a Nancy (festival diretto allora da Jack Lang) e poi Avignone, e una gigantesca personale a Colonia, e una apparizione veneziana di grande successo, l’artista ebbe all’Argentina un vero trionfo, con Café Müller e 1980. Fellini la scritturò per La nave va (a lei si era consacrato Wenders, e Almodovar le fece aprire e chiudere Parla con lei). Nelle conversazioni romane, in testa il mitico assessore Nicolini, nacque il progetto di uno spettacolo dedicato...