Un giorno di ordinaria violenza: ieri si sono contati 13 casi di abuso maschile sulle donne da un capo all’altro dello Stivale. Un numero molto parziale perché fotografa solo quelli segnalati alle forze dell’ordine che, a loro volta, li hanno comunicati alla stampa.

A Matera un uomo di 34 anni è finito ai domiciliari per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, aggravate dai futili motivi. La compagna ha denunciato «violenze psicologiche e fisiche». A Roma è stato arrestato un 28enne per aver ripetutamente molestato una donna, anche in presenza della figlia minore: la seguiva fino a casa compiendo atti osceni. Ancora ieri il tribunale di Termini Imerese ha condannato un uomo di Cefalù a 4 anni di reclusione per abusi sessuali, minacce e calunnie nei confronti di due colleghe di lavoro. Violenze andate avanti per 3 anni. Marsala, a un 26enne è stato vietato di avvicinarsi ai luoghi frequentati dall’ex convivente, dopo i ripetuti episodi di minacce e molestie avvenuti anche dopo che è stato arrestato lo scorso maggio per atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’uomo aveva aggredito in casa la donna, che è finita in ospedale con fratture, contusioni ed escoriazioni, 25 giorni la prognosi.

Ad Alcamo è stato denunciato un 44enne: l’ex compagna ha raccontato ai carabinieri di essere vittima di continue vessazioni psicologiche e minacce. La donna è stata portata in una struttura protetta insieme ai figli di uno e sei anni. Tempio pausania, un 18enne è stato sottoposto al divieto di avvicinamento all’ex fidanzata: la ragazza aveva cambiato abitudini, frequentazioni, look e uso dei social, ma non era bastato a evitarle la violenza fisica.

A Melfi un 45enne, con precedenti di polizia, è finito in carcere con le accuse di violenza sessuale e violazione di domicilio. Il 5 novembre si è introdotto nell’abitazione di una donna del suo paese contro la volontà di quest’ultima per stuprarla, solo un caso l’ha fatto allontanare (la telefonata della moglie) non prima di averla minacciata. È andata molto peggio a una donna di Motta Montecorvino (Foggia), minacciata e violentata dal convivente che l’ha costretta a prostituirsi per cinque anni. Così un 51enne con precedenti penali è stato arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata, sfruttamento, induzione e agevolazione della prostituzione.

E ancora: a Bologna n 43enne è stato denunciato dalla moglie che per anni ha sopportato i comportamenti violenti e aggressivi del marito. Mercoledì notte altre minacce, anche fisiche, hanno convinto la donna a chiamare il 113. Gli agenti gli hanno notificato un provvedimento urgente di allontanamento dall’abitazione familiare. L’uomo allora si è presentato a casa della madre della donna, dove c’era la figlia di 10 anni, urlando davanti al portone e pretendendo di entrare. I poliziotti alla fine l’hanno arrestato.

A Bitetto, nel barese, i carabinieri hanno arrestato in flagranza un 47enne pluripregiudicato, accusato di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate ai danni della moglie, guida sotto l’influenza dell’alcool: avrebbe picchiato la moglie in auto mentre tornavano a casa causandole la rottura del setto nasale. A chiedere aiuto è stata la figlia di 11 anni che ha assistito all’aggressione.

«Non ti ammazzo perché sei la madre dei miei figli. Se lo dici a nostro figlio uccido tutti e due»: minacce, percosse e vessazioni da parte di un 53enne residente a Rimini verso l’ex moglie, colpevole di averlo lasciato. A Torino un uomo è accusato di aver picchiato e segregato la moglie sofferente di depressione, così disorientata da non riuscire a raccontare gli abusi.