Fernando Acitelli è autore di un poema in vernacolo romanesco , diviso in sette canti composti ciascuno da quartine di endecasillabi a rima alternata (“Accattone”,ES,Milano,2015). Un lavoro improbo che Acitelli, già autore di un best-seller in versi(“La solitudine dell’ala destra”, Einaudi), assembla attento alla lezione di Pascarella più che del Belli. Al centro del racconto c’è l’io-narrante che tenta in continuazione di chiamare al telefono -quello d’antan ,a gettoni- Pier Paolo Pasolini, mentore e guida. La telefonata è continuamente interrotta da altri utenti che hanno bisogno, anche loro, di chiamare. Pier Paolo non può rispondere sì che il tentativo continuamente...