Il tema è «Sacro e profano», contrapposizione perfetta pensando a Lucca. La città – gioiello che ospiterà Photolux, Biennale Internazionale di fotografia, dietro la facciata delle sue splendide chiese nasconde, infatti, il piacere dell’aperitivo, della cena nel posto giusto, della sera che tira tardi. Il Photolux partirà il 12 novembre e durerà fino al 13 dicembre. Tanta solerzia nel segnalarvelo si deve alla necessità di meditare a lungo e con calma un programma molto fitto (photoluxfestival.it).

La biennale sarà dislocata in vari punti della città, e declinerà attraverso la fotografia il tema del Sacro e del Profano «… permettendo da un lato di compere un viaggio interiore alla scoperta dei luoghi dello spirito e degli uomini che li animano… Dall’altro, di rileggere l’iconografia sacra in chiave provocatoria, di avventurarsi in territori ritenuti generalmente non rappresentabili». Una ventina le mostre, tra cui spiccano quella dell’ospite d’onore, il dissacrante americano Joel Peter Witkin; Sotto la tenda di Abramo, che documenta l’esperienza di Ivo Saglietti nel monastero siro – antiocheo di Deir Mar Musa el-Habasci; Nous sommes français et musulmans, di France Keyser, reportage sulla vita quotidiana dei musulmani di Francia; la Collettiva Crimini contro l’umanità, dall’atomica all’Olocausto, dall’Apartheid alle persecuzioni dei cristiani da parte dell’Isis.

Di sicuro interesse i workshop, gli incontri con addetti al lavoro dì varie parti del mondo e con i vincitori del World Press Photo 2015, il confronto a proposito di foto giornalismo, di manipolazione e di etica dell’immagine.

Nostro compito, qui, è di mettere a fuoco i posti giusti del riposo e del tempo libero. Due i B&B, ospitali, ben arredati nelle quattro camere a disposizione, molto centrali, dotati di Wi – Fi gratuito e altre piccole comodità: Cento Passi dalle Mura, via Diaz 91, 328 6216312, doppia 45/70 prima colazione inclusa; Casa Alba, via Fillungo 142, 366 4942561, 335 5720642, la doppia 50/75. Oltraggio alla memoria e al palato sarebbe non sedersi allo storico Il buatino, Borgo Giannotti 508, 0583 343207, sempre aperto. A pranzo si spendono tra i 9 e i 15, dieci in più a cena per un menu di tradizione che elenca tordelli e altre paste fresche, zuppe, baccalà, cinghiale, zuppa di buccellato e torte coi becchi alla voce dolce. Oltre quattrocento etichette in cantina. Si spende qualcosa di più, ma sono euro ben spesi, entrando Allosteria, via Sant’Andrea, 8, vicino alla Torre Guinigi, 0583 492899, sempre aperto.

Dall’antipasto al dolce: rosticciana, lampredotto, tordello, gnocco, tagliata, guancia di vitello, cialda con ricotta e pistacchio, notturno di cioccolato. Calcolate 35 vino onesto compreso. Divertente, simpatico, buono e attento a chi è intollerante al glutine, il Geco risto -circolo, via Rosi 34, 0583 494538, sui 25. Affettati toscani, bruschette, panzanella, zuppe, tagliatelle tirate a mano, fiorentina, straccetti saltati in padella, dolci della casa, accurata carta dei vini.

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