«Ostracizzata» dal Festival di Cannes per il suo rifiuto di rispettare le finestre di distribuzione previste dalla legge francese, Netflix ha siglato un accordo con un’altra delle istituzioni più importanti dell’audiovisivo in Francia: Canal+, pay tv e società di produzione e distribuzione che a partire dal 15 ottobre includerà nella sua offerta la libreria della piattaforma streaming statunitense.

L’accordo, di cui si parlava da tempo ma che è stato reso pubblico ieri nel corso di una conferenza stampa, ricalca quello già in vigore fra Netflix e Sky nel Regno Unito e in Germania. Un’«integrazione» verso la quale il Ceo di Netflix Reed Hastings dice di essere stato «fino a ora molto titubante». Ma, ha aggiunto, «ingrandendoci acquistiamo sicurezza, e vogliamo semplificare le cose per le persone». Un concetto ribadito da Maxime Saada, Ceo di Canal+: «Non vogliamo che il consumatore si perda in un oceano di programmazione», visto che a breve debutteranno Disney+ e Apple Tv e «ci saranno tante piattaforme, forse troppe».

L’ENTRATA in scena delle nuove piattaforme era stata sottolineata a maggio scorso anche dal fondatore di Canal+ Pierre Lescure in qualità di presidente del Festival di Cannes, che la indicava però come uno dei motivi per mantenere una linea ferma con Netflix all’interno di un panorama in rapida evoluzione. Una minaccia imminente, quello della concorrenza, della paventata «guerra delle piattaforme», che ha senz’altro contribuito a sciogliere le «titubanze» della dirigenza Netflix – turbata anche dal primo calo di abbonati dal 2011 – verso l’integrazione. E la stessa Canal + nell’ultimo anno ha visto scendere il suo numero di abbonamenti.

I dettagli finanziari dell’integrazione fra le due aziende – che finora hanno avuto un milione di abbonati «paralleli» – non sono stati comunicati, ma Saada ha sottolineato che l’accordo potrà «facilitare la cooperazione» di Canal + e Netflix nella produzione di serie francesi.
Nel Nordamerica Disney+ debutterà il prossimo 12 novembre, e secondo degli studi di settore di Digital TV Research raggiungerà 82 milioni di subscribers entro il 2024.