In un quadro di scarsa rilevanza economica e politica, nell’articolata definizione amministrativa che fra Otto e Novecento ha condotto la regione all’odierna fisionomia di governo, l’Umbria – forte di antiche tradizioni culturali – è stata tuttavia favorita, a partire dal XIX secolo, da una galleria fortunata di etichette e formule, in grado di tratteggiarne un’identità coerente, utile soprattutto a unificare la rete eterogenea delle sue città e dei suoi paesi. All’impervia terra eremitica, quella di Benedetto e del monachesimo nursino, ha fatto così eco l’immagine dannunziana di una landa remota del silenzio, mentre – via Corrado Ricci e grazie a...