Era sordomuto Mohamed al Jafari, il 24enne palestinese ucciso ieri a Hebron dall’esercito israeliano durante una manifestazione di protesta contro l’occupazione. Per il portavoce militare invece il giovane colpito a morte aveva in mano una bottiglia incendiaria ed era il “sobillatore principale”. Sono una trentina i palestinesi uccisi dal 6 dicembre, giorno in cui Donald Trump ha riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele dando il via alle reazioni internazionali e agli scontri nei Territori occupati. La protesta palestinese cresce anche contro la partenza del Giro d’Italia il prossimo 4 maggio da Gerusalemme. Ieri alcune decine di ciclisti palestinesi hanno pedalato...