Pare che nel corso delle consultazioni, Mario Draghi – a parte un «poverino» che gli scappa davanti alla foto, mostratagli dalla presidente del Wwf, di un panda magro come un chiodo- abbia con partiti e parti sociali fatto scena muta. Limitandosi a prendere appunti (o erano ghirigori?) e a fare sì con la testa (o era un tic nervoso?). Strategia alla fine vincente.

«Un vero grillino», gongola l’Elevato dopo l’incontro con l’Incaricato; «+ Europeista di + Europa» esultano all’unisono l’Emma Nazionale e il Calenda Comunale; «Super-Mario,» rivendica il Caimano, «arriva in Bankitalia e poi in Bce, in quanto Unto da Me!»; «ha lasciato intendere» rassicura i suoi Salvini, «che non farà espropri proletari, per cui siam d’accordo su tutto»; «è pur sempre un allievo del socialista Caffè…» bofonchiano i Dem consolandosi con un decaffeinato alla bouvette, «quindi è uno di noi»; «quando ho preteso che in cima all’agenda di governo ci fosse lo jus soli,» riferisce un soddisfatto Landini, «lui ha annuito indicando il pavimento, mi sembra un ottimo inizio»; «gran puttaniere », bluffa Sgarbi col chiaro intento di tirarselo dalla parte sua.

Bè, magari non proprio lo scapigliato Vittorio, ma tutti gli altri hanno in fondo ragione: la pantomima dell’Incaricato alla ricerca d’un minimo comun denominatore è stata un successo. Anche tra la pubblica opinione che per il 70% -non più d’un popolo bue dove 1 valeva 1, ma di consapevoli cittadini per i quali 1 (euro) vale 1,213 (dollari) -, adesso tifa per lui.

Che poi il restante 30% finisca dritto in bocca alla Meloni, tant’è.
In quanto a me, ieri sera dopo cena (ziti spezzati alla genovese), mi sono addormentato davanti alla tv e ho sognato Lui. Draghi. All’inizio un Draghi solo che sovrintende al ricovery-plan da par suo… bene mi dico, siamo in buone mani, poi mi giro… ed ecco che si materializza un altro Draghi che finalmente organizza un serio piano di vaccinazione. Ok penso, meglio due Draghi oggi che default e pandemia domani, quando vedo sbucare tre Draghi-carabinieri a caccia di infiltrazioni mafiose nei finanziamenti europei. E ancora: Draghi-ristoratori che festeggiano ristori, Draghi-vigili urbani che aiutano vecchiette… al Draghi-cane-lupo che fa attraversare un non vedente mi sono svegliato madido di sudore. Mai più, rimugino, ziti alla genovese per cena, con tutta quella cipolla che poi s’inchiòmma sullo stomaco e mi vengono gli incubi. Comunque, cipolle o non cipolle, beato quel Paese che non ha bisogno di tutti ‘sti Draghi.