La politica occupa la Tv, allora aboliamo o tagliamo il canone della Rai. La proposta è diventata una specie di passepartout buono per tutti i leader in crisi quando si cimentano con i problemi dell’azienda pubblica. Lo dimostra l’uscita di Di Maio in visita a Bologna, che in verità ricalca quanto affermato un mese fa: se non si riesce a riformarla non è giusto pagare il canone così com’è. Un ragionamento un tanto al chilo che se da un lato ricorda tanto la storiella del marito che si evira per far dispetto alla moglie, dall’altro sembra oramai essere l’ultima risorsa...