Il post dello scorso 9 novembre con cui Virginia Raggi ha raccontato, con quasi un mese di ritardo, la perquisizione e identificazione del writer Geco, con i toni trionfalistici che di solito si usano quando si consegna un pericoloso criminale alla giustizia, è stato un passaggio fondante dell’avvicinarsi della campagna elettorale della sindaca. L’ideologia del decoro a Roma ha estimatori bi-partisan e e che si vorrebbe fare «voce popolare» nelle invettive del blog «Roma fa schifo» è stata assunta da Raggi come elemento qualificante per essere rieletta. Quel post, come è stato per lo sgombero del Cinema Palazzo, ha generato...