Dopo i primi arresti condotti dopo il sanguinoso attacco contro la spiagga del resort Marhaba a Suesse (38 vittime tra i turisti stranieri), ieri il governo tunisino ha annunciato di aver preso un gruppo di sette sospetti, accusati di aver organizzato l’azione portata avanti dal kalashnikov di Seifeddine Rezgui. Secondo la polizia tunisina, il 23enne non avrebbe agito da solo, ma sarebbe parte di una cellula terroristica, legata o simpatizzante dello Stato Islamico che ha rivendicato l’attacco già venerdì sera, a poche ore dal massacro. Per ora il governo non si spinge oltre. In conferenza stampa, il ministro degli Interni...