La convention repubblicana, al secondo giorno, è a metà percorso e il messaggio che vuole veicolare, come il target a cui si rivolge, è chiaro. Mentre la kermesse democratica era indirizzata a convincere gli indecisi e i repubblicani moderati che non si riconoscono in questa amministrazione, l’omologa Gop parla sostanzialmente alla base di Trump facendo leva su le loro paure, desiderio di riscatto e visione del mondo.

CON UNA MOSSA del tutto inusuale Donald Trump, come sede della convention repubblicana, ha scelta di usare la Casa Bianca, luogo istituzionale e bipartisan in quanto pagato dai contribuenti, non dal partito di cui fa parte, ma da tutti i cittadini, inclusi quelli che non votano per lui. Una mossa simile è stata fatta anche dal Segretario di Stato Mike Pompeo che si è collegato da Israele, dove si trova in veste ufficiale.

Per fare ciò Trump ha violato le regole dell’Hatch Act l, una legge del 1939 dove si dice che non si può usare un edificio federale per ottenere un proprio beneficio personale, in questo caso un beneficio politico. Questo è chiaramente l’ultimo dei pensieri di Trump che ha orchestrato proprio il reality show da cui, pochi giorni fa, aveva messo in guardia Barack Obama. In diretta Tv The Donald ha concesso la nazionalità Usa a cinque cittadini stranieri a dimostrazione della sua magnanimità di imperatore compassionevole, poco importa che l’immigrata sudanese naturalizzata durante la serata, arrivata negli Stati Uniti nel 2012, se tentasse di farlo oggi, le verrebbe negato l’ingresso, in quanto il Muslim Ban di Trump include il Sudan.

In pratica Trump ha effettivamente bandito persone come lei, ma è disposto a usarle per tornaconto politici. I discorsi pronunciati alla convention sono un distillato di estremismi: c’è l’ex attivista dei consultori dove praticano aborti convertita a militante pro life. che parla dell’odore dell’aborto e afferma che è una pratica di eugenetica a discapito delle minoranze; c’è l’ex procuratore della Florida Pam Bondi, che si scaglia contro Hunter Biden, il figlio di Biden che fece affari in Ucraina e in Cina mentre il padre era vicepresidente e li accusa di nepotismi; c’è Larry Kudlow, consigliere economico della Casa Bianca che parla della pandemia e della crisi economica al passato, come de fosse tutto finito.

QUESTO MESSAGGIO di normalizzazione e di «peggio alle spalle» viene veicolato anche dalla totale assenza di mascherine e dalla mancanza di distanza sociale nel giardino delle rose dove 200 persone sono rimaste sedute vicine ad ascoltare il lungo discorso della first lady.

TUTTA LA NARRAZIONE della convention ribadisce che si è a un passo dal baratro e che l’unico modo per non precipitarvi è votare per Trump. Se dovesse vincere Biden non ci sarebbe libertà ma caos, violenza, miseria, mentre con questa amministrazione la pandemia è sotto controllo, l’economia florida, la nazione rispettata, gli americani amati come non mai.

La fantasiosa ricostruzione del reale riecheggia identica in tutti i discorsi, anche quelli pronunciati dai membri della famiglia Trump. Solitamente il contributo dei parenti serve a dipingere un ritratto personale del candidato, ma non in questo caso. Le parole dei figli Don jr, Eric e Tiffany non tratteggiano retroscena intimi, d’altronde Tiffany non ha mai vissuto con suo padre, ma sottolineano che lo spettro del socialismo è lì a due passi, ostacolato solo da Trump che se rieletto, ha affermato Eric, non solo contribuirà a far fiorire gli Usa qua sulla Terra, ma nel secondo mandato conquisterà nuovi mondi mandando gli americani su Marte. In mezzo a tutto ciò il discorso di Melania Trump svetta altissimo come esempio di buon senso ed empatia nonostante lo stile oratorio robotico e l’inespressività dello sguardo. La first lady non ha tratteggiato scenari cupi, è stata l’unica a menzionare le vittime della Covid e a fare le condoglianze a chi ha perso dei cari durante la pandemia.

HA SPESO POCHE PAROLE anche su suo marito, ricordando che è disposto ad usare metodi spregiudicati per il bene del Paese. Tutto questo è stato rovinato dalla scena finale che è seguita il dibattito, con i coniugi Trump che lasciavano il giardino delle rose per entrare nella Casa Bianca come una coppia di monarchi che si ritira nel palazzo reale dopo aver dato udienza al popolo.