Tre morti sul lavoro racchiuse in poche ore, ieri mattina. In piena media confermata lunedì dai dati Inail 2021.
Il giro d’Italia della striscia di sangue parte da Venezia, passa per il Mantovano e arriva a Frosinone. Sempre che nel frattempo altri morti non siano diventati notizia nella provincia meno mediatica.

Il primo in mattinata all’interno dell’azienda “Ecoprogetto” di Fusina (Venezia). Come accade nella maggioranza degli incidenti, lavorava in una ditta di appalto che stava eseguendo la manutenzione in un capannone all’interno dell’impianto. La vittima si chiamava Francesco Gallo di circa 48 anni ed abitava a Gela (Caltanissetta), dipendente della Omd, una ditta trevigiana specializzata in lavori di carpenteria, stava lavorando su un ballatoio, ad un’altezza di circa 4-5 metri, dove ci sono i rulli di Ecoprogetto per il trasporto del Css (combustibile solido secondario), ovvero quei rifiuti che poi, trattati, diventano combustibili.

Sempre nel corso della mattinata un agricoltore di 56 anni è morto a Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, travolto dal mezzo agricolo che stava conducendo. L’uomo, contitolare con il fratello di un’azienda agricola ha perso il controllo del carrello elevatore. Il mezzo è finito fuori strada, travolgendo.
E ancora, nella provincia di Frosinone – Sora – un operaio ha perso la vita colpito da una lastra volata a causa dal forte vento. È accaduto intorno alle 8.30 nella ditta Sider Lazio che si occupa di recupero materiali ferrosi. È morto sul colpo. A perdere la vita è stato il 58enne di Pescosolido Ciro Ceccano che lavorava da ben 22 anni presso la ditta.

«Torniamo a chiedere l’approvazione urgente del ddl istitutivo della Procura nazionale del Lavoro all’esame delle commissioni Lavoro e Giustizia del Senato», affermano i M5s della commissione Lavoro di palazzo Madama.