«Il passato è un’eredità collettiva». Partendo da questo assioma il musicista e produttore tunisino, concretizza un audace progetto che ben riassume nel titolo la sua identità artistica e culturale. Il compositore elettronico, volgendo lo sguardo alle molteplici tradizioni musicali del Mediterraneo meridionale, ne ha mescolato con intelligenza i caratteri ritmici. In tal modo i suoni del targ tunisino, della gnawa marocchina e del rai algerino sono confluiti nelle intelaiature elettroniche offerte dalla drum machine TR-808, sintetizzatore in voga negli ’80. La versatilità del datato ma sempre funzionale hardware, ha permesso a Youssef di fondere le poliritmie magrebine con ottimi risultati, affidando successivamente le parti vocali a cantanti provenienti dalle aree geografiche interessate. Sofiane Saidi dall’Algeria, Mehdi Nassouli dal Marocco e Cheb Hassen Tej dalla Tunisia potenziano con il loro talento il risultato finale.