«No, la crisi della sinistra di oggi è molto diversa da quella del post 89», risponde Aldo Tortorella se gli si chiede di qualche tratto comune fra lo scossone provocato dalla svolta di Occhetto e la frana dei nostri giorni. Novantatré anni, partigiano, poi direttore dell’Unità di Genova, Milano e Roma, deputato e berlingueriano «dell’alternativa», fondatore dell’Associazione per il rinnovamento della sinistra e direttore delle nuova serie di Critica Marxista, Tortorella nell’89 disse no alla svolta ma con Ingrao restò «nel gorgo» – per poi uscire con Giuseppe Chiarante al tempo della guerra alla Serbia. «All’epoca la sinistra era composta...