In L’esilio impossibile. Stefan Zweig alla fine del mondo di Georg Prochnik (il Saggiatore, 2018) si legge: «Il dolore di essere separati dai propri libri è un tema ricorrente tra gli autori émigrés. (…) Nessuno, comunque, tornò sul problema dell’ansia da separazione dai libri con la stessa frequenza di Zweig». Il prolifico narratore e saggista austriaco, i cui testi vennero messi al bando dai nazisti per le sue origini ebraiche e il suo impegno in ambito pacifista alimentando le fiamme che si svilupperanno sinistramente nei roghi dei libri del 1933, definì «un onore più che un’ignominia la partecipazione a quel...