Piazza Tahrir è tornata a essere presidiata dai carriarmati dell’esercito. In tutte le città egiziane si sono svolte manifestazioni promosse dalla Fratellanza in occasione del terzo anniversario dal referendum costituzionale del marzo 2011. Quella data ha segnato l’avvio della contro-rivoluzione in Egitto: l’accordo tra esercito e Fratellanza che ha portato gli islamisti alla vittoria elettorale. Da quel momento il percorso di movimenti laici e dei Fratelli musulmani ha preso strade divergenti fino all’assedio del palazzo del governo in via Mohammed Mahmud del novembre 2011 in cui definitivamente il movimento islamista ha abbandonato la piazza. In quell’occasione la dichiarazione costituzionale voluta dall’esercito venne approvata con oltre il 77% dei voti marginalizzando i gruppi liberali e socialisti che avevano spinto per respingere le riforme proposte dai militari. Per questo l’Alleanza nazionale in sostegno della legittimità, che raggruppa i movimenti che si sono opposti alla deposizione dell’ex presidente Mohammed Morsi, hanno chiamato alla mobilitazione di ieri.