Dal primo luglio si riapre il fronte degli sfratti: scadrà la sospensione prevista e la mini-proroga del Dl Sostegni servirà a poco, è l’allarme dei sindacati degli inquilini. A giorni dunque i «nodi irrisolti e trascurati arriveranno nuovamente al pettine».
I segretari generali di Sunia, Sicet , Uniat e Unione inquilini, Stefano Chiappelli, Nino Falotico , Augusto Pascucci e Walter De Cesaris definiscono «deludenti ed in larga parte inefficaci» le misure adottate fino ad oggi. Per i sindacati degli inquilini, peraltro, neanche il Dl Sostegni bis «affronta questi aspetti cruciali della crisi sociale, economica e sanitaria in atto».
Le organizzazioni danno appuntamento per un presidio che si terrà domani alle 15 a piazza Montecitorio, «per riaffermare, per l’ennesima volta in questi drammatici mesi, le proposte che non siano palliativi ma soluzioni serie e concrete al disagio abitativo». A cominciare da «concrete garanzie» del passaggio da casa a casa e adeguati contributi di sostegno economico, per passare ad uno stanziamento di ulteriori risorse al fondo di sostegno all’affitto e al fondo per la morosità incolpevole.
Sul tavolo il governo dovrebbe mettere anche incentivi alla rinegoziazione dei canoni; ristori ai proprietari che subiscono il ritardo nei canoni; e misure di graduazione delle esecuzioni degli sfratti, attraverso uno stanziamento adeguato e diretto ai comuni, anche utilizzando le risorse dei fondi di sostegno all’affitto, per la morosità incolpevole ancora non ripartiti per il 2021 ed in parte anche per il 2020 oltre a quelli autonomi delle Regioni e dei comuni. «Quaranta anni fa – spiega il segretario di Unione Inquilini Walter De Cesaris – quando il canone di locazione era fissato con criteri stabiliti dalla legge, gli sfratti per morosità erano 3 su 10. Oggi, sono 9 su 10. La questione dell’affitto, dei senza casa e della precarietà abitativa è quindi la questione della povertà e dell’impoverimento crescente del lavoro e della sua precarizzazione».
Contro sfratti, sgomberi, pignoramenti, gentrificazione ed espulsione scendono in piazza anche i movimenti per il diritto all’abitare assieme ad Asia Usb: organizzano un corteo nazionale per sabato 26 giugno. Si parte dalle 15 da piazza Indipendenza, per cercare di arrivare davanti al ministero competente, quello delle infrastrutture, che si trova a Porta Pia.