«La squadra è finalmente pronta. Abbiamo scelto il top assoluto per esclusivi meriti scientifici e in trasparenza». La ministra della salute Giulia Grillo è contenta di annunciare la nomina di 30 componenti del Consiglio superiore di sanità (che si aggiungono ad altrettanti componenti di diritti). Il ricambio era necessario dopo che a dicembre 2018 la ministra, con una decisione senza precedenti e che aveva provocato polemiche, aveva revocato tutti i componenti di nomina. Alcuni dei quali, come il genetista Dallapiccola e il ginecologo Scambia, sono stati confermati.

Tra le novità si segnala la nomina di Camillo Ricordi, direttore del Diabetes research institute e professore di chirurgia dei trapianti cellulari alla Università di Miami. Il professore nel 2013 si offrì di testare il metodo Stamina nei laboratori di Miami. Dopo un incontro a Milano con il presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, dichiarò: «Ritengo che Stamina sia una procedura sicura e i risultati e dati che ho potuto vedere mi sembrano promettenti… ho dato la disponibilità con altri esperti statunitensi, a partecipare alla valutazione del protocollo Stamina che, da quanto ho potuto esaminare, sembra aver dato risultati finora mai raggiunti per alcune malattie» (Ansa, 7 luglio 2013). Il professore, per le polemiche, decise successivamente di interrompere la sperimentazione, malgrado fosse stata finanziata da una donazione di Andrea Piazzolla, giovane manager di Gina Lollobrigida successivamente indagato per circonvenzione di incapace.

Vannoni ha patteggiato una condanna a 22 mesi per associazione per delinquere ed è di nuovo indagato per truffa e somministrazione di farmaci imperfetti: avrebbe continuato a somministrare la cura in Georgia. Nel maggio dell’anno scorso, il manifesto aveva raccontato come il presidente del Consiglio (all’epoca solo incaricato) Giuseppe Conte, da avvocato difensore della famiglia di una bambina malata e curata con il metodo Stamina, nel 2013 avesse sostenuto la validità della cura Vannoni. Anche comparendo come promotore di una fondazione per la «libertà di cura. Assieme a Piazzolla e Lollobrigida.