Daniel Defoe fu giornalista geniale, uomo d’affari fallimentare, perseguitato dai debiti, biografo di banditi famosi, dissidente, fuori dalla chiesa anglicana anzi da ogni chiesa, che si accendeva anche prendendo parte a diatribe sociali e politiche. Swift lo ricordava come quel tizio messo alla gogna per debiti – la giustizia inglese era a quei tempi pronta e spietata. Malgrado le sue alterne fortune, Defoe produceva instant books sul commercio, la religione, l’educazione, la povertà, la peste, interventi a sostegno prima dei whig, poi dei tory. Uno straordinario esempio di giornalismo è The Journal of the Plague Year (del 1722), raccolta di...