«Contro un mondo di sorveglianza e paura. Lotta dura», era scritto su uno striscione apparso ieri nel corteo di anarchici che ha attraversato Torino.

Circa duecento persone, scortate da quasi altrettanti uomini delle forze dell’ordine, hanno sfilato da piazza Solferino al grido di «Salvini boia» e «Salvini fascista sei il primo della lista» contro il decreto immigrazione e sicurezza del governo giallo-verde, «contro l’inasprimento delle condizioni di vita dei poveri e degli sfruttati italiani e stranieri; contro l’attacco sferrato nei confronti di chi si ribella e dei suoi strumenti di lotta, come l’occupazione e il blocco stradale».

Un corteo tutto sommato pacifico che ha finito solo per lanciare qualche uova o petardo, e imbrattare i muri di qualche banca e negozio.