All’inizio c’è un armadio nella sua casa di Casalborgone. È lì che Tonino De Bernardi ha accumulato i suoi film, quelli in 8mm e Super8 realizzati fra il 1967 e il 1983 che sono, come ogni suo lavoro, frammenti di vita, di epoche, del mondo. I segni e i sogni di un filmare che si intreccia al vissuto, di un gesto che è respiro, amore, slancio, di una macchina da presa che è intima e collettiva. Racconta: «Dentro di me dicevo sarebbero stati l’eredità per le mie figlie Giulietta e Veronica. Poi ho capito che un’eredità simile avrebbe rappresentato solo...