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Tonino De Bernardi. Dalle lontane province

Tonino De Bernardi. Dalle lontane provinceFregio, 1968

Scrivono di lui L'anticipazione di un testo contenuto nel volume parte del progetto intorno alla sua opera

Pubblicato 5 mesi faEdizione del 20 aprile 2024

Dalle lontane province ha vissuto con la macchina da presa in mano, viaggiando, esplorando, incontrando, amando, leggendo, scrivendo (bisognerebbe pubblicare i suoi scritti). Fortunatamente non appartiene al cosiddetto «cinema italiano» ed è felicemente distante, apolide, libero, capace di inventare un intero mondo dai passaggi senza confini e barriere, di invitarci costantemente al viaggio in molteplici vite.

Non si può pensare a Tonino senza il rapporto fisico, amoroso, che instaura col mondo, le persone e i volti, la natura e i paesaggi, le città e le strade, mentre la vita scorre come set da inventare: puro e permanente accadere, tempo vissuto e tempo costruito, intessuto di spostamenti, deviazioni, incontri, derive, epifanie del momento e del movimento. Ma anche letture di grandi testi classici, libri spesso tenuti in mano dagli attori.

E naturalmente proprio le performances di attori e di attrici, innumerevoli creature che magicamente si sono donate al suo cinema di possessione e di incantesimo, di svelamenti e illuminazioni, di meraviglia e di stupore. E quindi la musica…

dal volume Tonino
De Bernardi di Alberto Momo con la collaborazione
di Grazia Paganelli

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