Che olimpiadi sono state quelle di Tokyo 2020? Innanzitutto le olimpiadi del silenzio. Da quando si svolse l’edizione olimpica moderna ad Atene nel 1896, per la prima volta il pubblico è stato assente e per i mancati introiti ha provocato una perdita di 700 milioni di dollari. A causa del Covid, sono stati ammessi solo atleti, tecnici e accompagnatori ufficiali, comunque un esercito di oltre quaranta mila persone. La tradizione vuole che ogni olimpiade sia oggetto di contestazione per lo sperpero di denaro pubblico destinato alla costruzione degli impianti sportivi e alle infrastrutture, poco utilizzati negli anni a seguire, anzi spesso i luoghi dove si sono svolte le gare, vengono chiusi e finiscono per diventare oggetto di progressivo degrado.

I costi
Quelle di Tokyo sono state le olimpiadi più costose della storia. Lo stadio, rimasto vuoto, è costato un milione e mezzo di dollari. Il costo complessivo dagli iniziali 7,5 milioni di dollari è passato a 16 milioni. A partire dal 24 agosto fino al 5 settembre, la gran parte degli impianti che hanno ospitato le gare saranno animati dagli atleti diversamente abili impegnati nelle Paralimpiadi, poi resteranno chiusi e per l’anno prossimo i nipponici già paventano un considerevole aumento delle tasse per coprire il buco olimpico. Sulle manifestazioni di protesta dei giapponesi durante le olimpiadi i media italiani hanno taciuto, anche per loro sono state «olimpiadi del silenzio».

Quale fotografia emerge da Tokyo 2020 riguardo allo sport agonistico italiano? Le discipline sportive che tradizionalmente hanno rappresentato il serbatoio delle medaglie olimpiche, come la scherma, il nuoto e il ciclismo su strada, hanno deluso le aspettative dei vertici del Coni, ma il medagliere va oltre quanto Giovanni Malagò, presidente dell’ente olimpico, aveva preventivato: 36 medaglie (siamo a 38 a due giorni dalla fine).

I militari
Il 70% degli atleti presenti a Tokyo, 270 su 384 provengono dalle Forze Armate, che assicurano loro uno stipendio mensile. Ai 129 atleti tra Esercito (47), Carabinieri (38), Aeronautica Militare (30) e Marina Militare (14), si aggiungono i 141 atleti dei Corpi Civili: Polizia di Stato (72), Guardia di Finanza (48), Polizia Penitenziaria (20) Vigili del Fuoco(1). Tra loro Jacobs e Tamberi nella Polizia, Stano campione nella 20 Km marcia per le Fiamme Oro, come pure Cesarini oro nel canottaggio, Dell’Aquila oro nel Taekwondo nei Carabinieri, Rodini nelle Fiamme Gialle della Finanza, per citare solo alcuni, ma il merito se lo prende il Coni, che riceve soldi pubblici per la preparazione olimpica degli atleti. Un’ambiguità di fondo tutta italiana.

Fuorigioco
Delusione dai giochi di squadra. La pallavolo femminile, la cui sconfitta è attribuita dall’allenatore addirittura alle distrazioni dovute ai social, anche il volley , il basket e la pallanuoto maschile. A mancare sono state soprattutto le medaglie d’oro, che collocano l’Italia al limite dei primi dieci Paesi dello sport olimpico. Un piazzamento che consentirà comunque ai dirigenti del Foro Italico di presentarsi innanzi alla politica di Palazzo per riconquistare l’autonomia persa a seguito della riforma dello sport, che ha messo il pallino finanziario nelle mani di Sport e Salute.

Le medaglie d’oro sono arrivate inaspettate dall’atletica, Palmisano e Stano nella 20 Km marcia, Tamberi nell’alto, ma soprattutto gli strepitosi 100 metri di Jacobs che collocano l’atletica italiana tra le grandi potenze mondiali, non a caso Giovanni Malagò ha dichiarato: «Questa vittoria conta più degli Europei di calcio». Al presidente del Coni consentirà di sedersi a pieno titolo al tavolo del Cio, e l’elezione di qualche giorno fa di Federica Pellegrini come rappresentante degli atleti nel Comitato olimpico internazionale è già un segnale.

Orgogliosi
L’oro di Jacobs è stato salutato dall’applauso dei deputati in Parlamento, impegnati a dibattere sulla riforma Cartabia. Gli onorevoli, presi da orgoglio nazionale, si sono alzati tutti in piedi. Subito dopo il velocista è stato raggiunto da una telefonata di Mario Draghi, che rivolgendosi a Jacobs e a Tamberi ha detto: «Sono orgoglioso di voi, state onorando l’Italia». Onorevoli deputati, signor Presidente del Consiglio, perché non avete avuto lo stesso scatto di reni, applaudito e telefonato al ventenne pugliese Dell’Aquila medaglia d’oro nel taekwondo, a Federica Cesarini e a Valentina Rodini entrambe medaglia d’oro nel canottaggio, a Caterina Banti e Ruggero Tita il duo che ha vinto l’oro nella vela, ai quattro azzurri vincitori nel ciclismo su pista che hanno stabilito il nuovo record mondiale, a Stano e Palmisano medaglie d’oro nella 20 km?

Le atlete
Le vittorie degli altri ori e le medaglie d’argento e di bronzo sono arrivate un po’ a sorpresa dalle discipline sportive non preventivate a tavolino: il taekwondo, il Kayak, la boxe femminile, la ginnastica artistica con Vanessa Ferrari, il tiro con l’arco femminile, il ciclismo in linea, la vela, sport dove non abbiamo quasi mai vinto. A Tokyo più che nelle edizioni precedenti, il medagliere si è arricchito soprattutto grazie allo sport femminile, ci auguriamo che il loro impegno porti le donne anche ai vertici delle federazioni sportive del Coni, oggi terreno di dominio quasi esclusivamente maschile.

La cina
Sul piano internazionale, le olimpiadi di Tokyo collocano la Cina al primo posto e confermano che il potere economico e il potere sportivo vanno di pari passo. Dopo il secondo posto degli Usa, a sorpresa il Giappone, poi Gran Bretagna e Australia, un po’ oltre la Russia. La politica spregiudicata del doping di Stato, alla quale Putin ha dovuto rinunciare dopo la pesante squalifica da parte del Cio, non consente di occupare nello scacchiere olimpico una posizione di primissimo piano, come negli anni passati, per quanto il medagliere consenta alla Russia di ritrovarsi in una posizione onorevole. Domani i Giochi si chiudono, in tutti i sensi, ma non distogliamo lo sguardo dagli atleti delle Paralimpiadi, anche loro sono orgoglio nazionale.