Sarantis Thanopulos: «Ginevra, uno dei tanti meriti che ti vanno riconosciuti è la chiarezza delle tue posizioni. La ‘distruzione’ acquista significati diversi a seconda delle opposizioni linguistiche in cui si inserisce. Tu, collocandola nel campo delle forze infauste del nostro destino, denunci la confusione etica a cui ci può portare la polisemia. La tradizione psicoanalitica vede la vita come amalgama tra forze leganti, costruttive e forze sleganti, distruttive, ma io concordo con il tuo punto di vista. Il dominio di un maschile dissociato dal femminile, quindi incapace di mettersi in movimento all’interno di un processo trasformativo, distrugge il legame fondamentale...