Si aspettavano il successo, certo non nelle dimensioni che la serie – arrivata alla conclusione della quarta stagione – ha raggiunto negli Stati uniti e in tutti i paesi del mondo in cui è distribuita dal 2010. The Walking Dead – la terra desolata popolata dai (pochi) umani costretti a sopravvivere in un mondo paranoico in cui la maggioranza sono ormai i «non morti», gli zombie, ha chiuso la quarta stagione con uno share di ascolti altissimo; quasi 16 milioni di spettatori sintonizzati sul network Amc- così come riporta Variety. Un aumento del 24% di ascolti rispetto alla terza serie. Iniziata nel 2010 con un ciclo ridotto di puntate – appena sei – The Walking Dead – che in Italia viene trasmessa da Fox su Sky (la puntata finale è andata in onda in contemporanea mondiale lunedì sera), è stata scritta diretta e pensata da Frank Darabont, lo sceneggiatore e regista de Il miglio verde, dall’omonimo romanzo di Stephen King. E anche questo progetto ha più di un riferimento all’universo cupo e horror e ai personaggi border line dell’autore di Shining.

The Walking Dead, in realtà rielabora le storie a fumetti di Robert Kirkman, ma l’originalità di Darabont e degli sceneggiatori è di trasformare le strisce e renderle vivide su piccolo schermo, così da far acquistare intensità alle storie. L’episodio pilota, con il risveglio del protagonista – l’agente Rick Grimes (Andrew Lincoln) dal coma, il suo vagare tra carcasse di edifici, macchine distrutte e distese di cadaveri, non può lasciare indifferente il pubblico che ne decreta il repentino successo.

Un successo così prepotente che il 3 ottobre 2011, circa due settimane prima della messa in onda della seconda stagione della serie, la Amc ha reso disponibile online una webserie intitolata The Walking Dead. Gli sceneggiatori sono già al lavoro per la quinta stagione, prevista in palinsesto il prossimo autunno.