Un «servizio fazioso». Anzi, un «servizietto», è scritto nel titolo del post che compare sul blog di Beppe Grillo, autore il responsabile della comunicazione al senato dei 5 Stelle, Rocco Casalino. A finire all’indice questa volta è il Tg1, e in particolare la giornalista Claudia Mazzola (della quale sul blog compare anche una foto), per il suo servizio sul ritorno in scena, venerdì, del capo pentastellato con un video.

L’ex inquilino della casa del Grande Fratello, appunto Casalino, attacca: il Tg1 «nel suo servizio dedica 15 secondi al videomessaggio di Beppe Grillo, riportando solo le parole rivolte a Renzi e oscurando completamente la parte importante del videomessaggio, quella in cui Grillo parla della crisi economica e dello stato drammatico del nostro Paese, temi evidentemente scomodi per la propaganda del governo e che è meglio tenere nascosti agli italiani». E «il resto del servizio ruota tutto su una meschina bugia costruita ad arte per infangare il MoVimento 5 Stelle sostenendo che Di Battista sia a favore dei terroristi. E per rafforzare la menzogna, si dà largo spazio alle dichiarazioni false e bugiarde dei vari politici di turno. La vera vergogna è una tv pubblica che non è più in grado di raccontare la realtà, ma che sa solo deformarla e fare disinformazione».

Le reazioni sono immediate, quelle della politica e quelle dei giornalisti: «Ancora una volta il Movimento 5 Stelle ha fatto quello che nessuna forza politica dovrebbe mai fare. Mettere all’indice una collega che ha fatto onestamente il suo mestiere di cronista. È una pratica che il Cdr del Tg1 e il segretario dell’Usigrai condannano e respingono categoricamente», scrivono in una nota congiunta i sindacati dei giornalisti della tv pubblica, respingendo il «vago sentore intimidatorio» dell’invettiva. Intervengono il direttore del Tg1 Mario Orfeo («per noi è uno sprone a essere sempre più liberi») e il presidente dell’Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino («l’attacco alla collega va oltre il tentativo di intimidazione»). E Beppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, sottolinea: «Questi metodi vanno contrastati sempre, comunque e dovunque contro chiunque senza eccezione alcuna. Ci fa piacere vedere che alcuni di quelli che hanno applaudito all’editto bulgaro abbiano ritrovato la voce». Infatti anche Forza Italia difende il Tg1 (attaccare Grillo e i 5 Stelle fa comodo anche a chi ha preso per anni di mira l’informazione sgradita), come le altre forze politiche. Da Sel Loredana De Petris nota come il titolo del comunicato di Casalino – fatto proprio dallo stesso Grillo, che lo ha rilanciato via twitter, nonostante la valanga di proteste – riveli «una mentalità sessista e misogina. Offende tutte le persone civili di questo Paese e reca danno persino allo stesso M5S. Sono certa che, se a firmare il pezzo del Tg1 criticato dal blog fosse stato un maschio, a nessuno sarebbe venuto in mente di titolarlo ’I servizietti del Tg1’».