Test sierologici rapidi: il commissario straordinario Domenico Arcuri ne distribuirà 2 milioni per il personale scolastico: l’esame è gratuito ma su base volontaria. Se ne dovrebbero occupare i medici di famiglia tuttavia non tutte le sigle sindacali hanno aderito (avendo indicando Usca e locali separati presso strutture sanitarie o le stesse scuole come luoghi più idonei) mentre molti medici di base lamentano di non aver ricevuto i kit.

I test vanno eseguiti una settimana prima del ritorno alla didattica in presenza, il 14 settembre, ma alcune regioni anticipano il rientro tra i banchi: a Vo’ Euganeo, una delle prime zone rosse, si inizia il 7 settembre, altre ritardano l’avvio dell’anno scolastico. In Puglia è previsto per il 24, dopo il voto alle regionali e per il referendum. Anche l’Anci Campania sta ragionando sull’ipotesi di chiedere il rinvio al 24, causa urne.

Gli insegnanti over 50 sono il 49%, una categoria che va preservata da possibili contagi, soprattutto per chi ha fragilità pregresse. Lo screening è partito lunedì scorso, Arcuri ha specificato ieri che solo lo 0,7% dei docenti ha fatto il test. Un inizio col freno tirato, quindi. In serata si è poi concluso l’incontro con il Comitato tecnico scientifico sui protocolli di sicurezza. L’Anief conferma: «Dal rapporto dell’Iss appare chiaro che il referente scolastico Covid è una figura dirigenziale. Ci si chiede pertanto se ci siano dei criteri stabiliti per la sua individuazione».