Tino, 59 anni artigiano di Pozzolo Formigaro, ha ancora il ghiaccio sul braccio gonfio. «Ero davanti nel cordone per impedire gli espropri. Nella mattinata avevo fatto il pieno di lacrimogeni nel bosco di Moriassi. Alla Crenna, intorno all’una e trenta, la situazione è degenerata ancora una volta. È partita la carica delle forze dell’ordine. Dura, violenta. Un agente mi ha tenuto per un braccio, mentre un altro poliziotto ha sferrato contro di me una manganellata». In serata, appena dimesso dall’ospedale di Novi Ligure, Tino si è precipitato all’assemblea dei comitati No Tav alla Crenna, frazione di Serravalle Scrivia. Contuso ma...