È sottile la strategia usata dal governo e dal comune di Roma per stanare il teatro Valle. Da un lato, avanzano una proposta che riconosce, sulla carta, il percorso politico e giuridico dell’occupazione che si è trasformata il 18 settembre 2013 nella «Fondazione Teatro Valle Bene Comune». Dall’altro lato, impongono la data-tagliola del 31 luglio. Oggi gli attivisti dovrebbero riconsegnare le chiavi del teatro e fidarsi dell’assessore Giovanna Marinelli: «Non voglio sentir parlare di sgombero, il mio non è un ultimatum, ma un’opportunità, una proposta positiva che contiene una scadenza – ha ribadito ieri – La Fondazione Valle Bene Comune...