Marco Ponti, già docente del Politecnico di Milano e oggi a capo della commissione incaricata dal governo di produrre una valutazione costi e benefici sulla Torino-Lione, ha ieri annunciato di aver consegnato il suo lavoro al ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli.

«L’analisi – ha detto Ponti – vale per la collettività e quindi riguarda tutta l’opera, la parte italiana, ma tutti i soggetti sociali implicati, gli utenti, le imprese, lo Stato, la sicurezza e gli effetti occupazionali. È stato un lavoro infernale fatto in pochi mesi». Ha poi aggiunto che per ragioni procedurali non può rendere pubblici gli esiti dei conti, per poi aggiungere: «Auspico che siano pubblicati il più presto possibile. E che siano criticati il più presto possibile. Tocca alla politica, spero che si esprima rapidamente».

Pochi minuti dopo è arrivata una nota da parte del ministero delle infrastrutture: «Si precisa che il documento ricevuto dal professor Ponti e dalla sua task force è una bozza preliminare di analisi costi-benefici sul Tav Torino-Lione e che è allo studio della Struttura tecnica di missione del Mit per un vaglio di conformità rispetto alle deleghe affidate ai consulenti del ministero. In ogni caso, l’analisi costi-benefici di carattere tecnico-economico e la parallela analisi giuridica, come da tempo anticipato, andranno doverosamente condivise con la Francia, la Commissione Ue e in seno al governo, prima della loro pubblicazione».

Il professor Ponti, par di capire, non ha consegnato una “bozza”, bensì la parte definitiva a lui competente, che però potrebbe travalicare i compiti a lui assegnati. Manca, e non si sa che tempistica avrà, quella inerente eventuali risarcimenti. Nessuna novità sul fronte occidentale.