Franca Valeri compie oggi 98 anni. Continua a scrivere, saggi e nuovi testi, indaffarata e felice, se non le mancasse tanto il tornare sulla scena. E chissà che non ci riesca, ci pensa intensamente. Lei è davvero la madre di ogni teatro: comico, satirico, storico, sociale. In questi tanti decenni è stata sempre una numero uno: da quando dopo la guerra cominciò col suo nome d’arte di sempre a fare la Signorina Snob. Snobissima certo, severa verso le classi alte e anche con gli eccessi pop e smandrappati di certi emergenti facili: lei era sempre lì. Che fosse il teatrino dei Gobbi o le vette insuperate della signora Cencini, unica vera altra faccia del boom. Comunque sempre più «a sinistra» di tutti, e la più coraggiosa nel dirlo. Generazioni di attrici hanno con alterne fortune tentato di imitarla, ultima Sabina Guzzanti. I suoi personaggi hanno fatto epoca e scuola, in teatro e tv, ma anche al cinema: si cita sempre la sublime zitella del Segno di Venere, rivale sfortunata di Sofia Loren, ma con Mario Monicelli raggiunse il massimo di crudeltà e di realismo, attorno a Alberto Sordi, disinvolto Eroe dei nostri tempi. Ed era solo il 1955. Ci serve ancora Franca Valeri, istituzione nazionale da preservare per il bene di tutti.