Molti storici hanno indagato la crisi che a Roma travolse la repubblica aristocratica fino all’instaurazione del regime di Augusto. E molti hanno raccontato la vita del figlio adottivo di Cesare, che da leader di una fazione della guerra civile divenne ‘princeps’. Nessuno in età moderna lo ha fatto però con la forza e l’efficacia di Ronald Syme (1903-1989), storico neozelandese trapiantato a Oxford, in The Roman Revolution. Il libro, che esamina l’ascesa dell’Augusto con lo sguardo rivolto ai dittatori dell’Europa novecentesca, uscì nel settembre del 1939. La concomitanza con lo scoppio del conflitto mondiale poteva nuocere: la guerra avrebbe presto...