SO LONG, FAREWELL

Slovenia, 2019, 5’30”

musica: Laibach

regia: Igor Zupe

giudizio: bello

Official video film” recita la dicitura su Youtube, curiosa distinzione rispetto a “official music video”, ma comunque sia questo So Long, Farewell della band slovena di musica industrial ha sicuramente un’accuratezza nella messa in scena: una famigliola (composta da padre, madre e 9 figli) è riunita a tavola per un pranzo, con sullo sfondo uno strano albero di Natale a forma di svastica. A capotavola un misterioso personaggio (nominato nei titoli come madre superiore) interpretato da Milan Fras, leader del gruppo che si presenta come ala musicale dello NSK (il partito nazionalista sloveno). In un’atmosfera inquietante il padre accompagna a dormire nel sottoscala dell’inferno (?) i ragazzini di razza ariana. Ambigui di natura per una proclamata “estetizzazione fascistoide” (cit. Wikipedia) senza alcuna presa di distanza, i Laibach lanciano l’ennesima provocazione interpretabile in diversi modi, ma sono troppo spiazzanti e raffinati perché la loro arte possa essere letta come apologia del fascismo e infatti il loro connazionale Zizek – cui i Laibach si ispirano – ha preso le loro difese affermando che non sono fan del totalitarismo ma si limitano a far emergere le dinamiche di potere riscontrabili in tutti i regimi, compresi quelli democratici.

BELLA GIORNATA

Italia, 2018, 3’04”

musica: OG Eastbull

regia: Andrea Gallo

giudizio: classico

In trasferta a Milano il rapper romano-rumeno si aggira nei dintorni della stazione centrale con i suoi amici, rubando con destrezza oggetti ai passanti. Ma la sua città gli manca e così – entrato in un ristorante che si chiama “Al Colosseo”, ma gestito da cinesi – divora una carbonara trasformandosi nel Sordi di Un americano a Roma. Divertente clip per OG Eastbull, tutto giocato sul doppio stereotipo del romano coatto (per di più in trasferta) e del rumeno ladro, Bella giornata vede ancora una volta, dopo il video di Roma, la firma di Andrea Gallo, il quale intermezza le scene di strada con sfondi cartolineschi in blue screen. Divertente, dinamico, scanzonato, in linea con i canoni visivi della musica trap.

단숨에 (WITHOUT A BREAK)

Corea del Nord, 2013, 4’19”

musica: Moranbong Band

regia: ignoto

giudizio: cult

Raro esempio di music video realizzato in Corea del Nord, questo della famosa band di Pyongyang è a metà tra un promo ricavato da un live (quindi di playback) e uno spot propagandistico che esalta i risultati raggiunti dal regime in campo scientifico e industriale, senza mai fermarsi, come suggerisce il titolo. Il crescendo visivo e sonoro scandito dal rock della Morangbond (gruppo tutto al femminile) si conclude, come è logico che sia, con il lancio di un missile spaziale. Di fronte a uno stile che appartiene a 40-50 anni fa noi parleremo di clip vintage, ma per loro si tratta di una cosa terribilmente seria, non giudicabile con i nostri parametri.

1977

Francia, 2009, 3’30”

musica: Ana Tijoux

regia: Didi Moreno

giudizio: così così

Il titolo del brano è anche l’anno in cui è nata questa cantante di lingua spagnola ma francese di adozione, figlia di esuli cileni. Il racconto della sua vita è sintetizzato dai versi cantati con il blue screen sullo sfondo. La Tijoux è intarsiata da una serie di scene, perlopiù fotografie o disegni con tocchi minimi di animazione. Il trattamento luministico e cromatico delle immagini rendono più onirica e psichedelica una narrazione frammentata. Peccato che l’effettistica sia piuttosto scadente.