Abbiamo letto insieme questi due piccoli racconti sulla scuola. Il primo è stato scritto da Natalia Ginzburg, che anche se ha un nome un po’ strano è una scrittrice italiana. Il secondo, invece, è stato scritto da un signore che si chiama Isaac Asimov, uno scrittore russo di fantascienza. Uno parlava della scuola del passato e uno della scuola del futuro. Mi sapete spiegare perché? Da cosa si capisce? «Quello del futuro è il secondo, quello del maestro robot. Perché nel futuro ci sono i robot. Non ci sono nel passato». «Poi l’aula era di fianco alla sua camera, non...