Nella scheda che vi ho dato c’è da fare un esercizio divertente, dovete trovare delle parole che sono nascoste in altre parole. Per esempio come ci sono su questo libro che si chiama «In ogni Pinocchio» che vi ho portato a scuola. Allora, lo sfogliamo e lo leggiamo insieme perché è più facile da capire guardandolo che parlandone… leggiamo e guardiamo insieme…

«In ogni Pinocchio….». «C’è un Pino». «Però c’è anche un occhio. Dentro certe parole sono nascoste anche due parole più corte». «Dentro alla Vipera c’è una Pera». «Dentro al Duomo c’è un uomo». «Cosa è un Duomo?». «Una chiesa grande». «Dentro a un Calesse c’è una Esse». «Cosa è un Calesse?» «E’ una carrozza tirata dai cavalli». «Dentro a Calesse però non c’è solo una Esse, maestro. Ce ne sono due. Perché c’è una doppia».

Infatti se giriamo la pagina del libro c’è scritto: Anzi, di Esse ce ne sono due.

«Dentro al Gufo c’è un Ufo». «Dentro al Buio c’è un Io». «Dentro al Bisogno c’è un Sogno». «Fine». «E’ un libro corto». «Però è bello». «Ci sono molti disegni e poche parole, Giuseppe. Sono i libri che preferisco».

Adesso mi sapete dire altre parole che nascondono dentro di loro delle altre parole?

«Per esempio Arpe. Dentro ad arpe c’è un’Ape». «Dentro all’Acquario c’è l’Acqua». «Dentro alla Vipera c’è una Pera». «Dentro alla Lucertola c’è una Luce». «Dentro alla parola Canne c’è un Cane, se togli una N». «Dentro alla parola Coniglio c’è la parola Coni». «O anche la parola Io». «Dentro alla parola Buio c’è Io». «Dentro alla parola Maiali c’è la parola Ali». «Dentro alla parola Incertezza c’è la parola Certezza». «Dentro alla parola Foresta c’è la parola Festa». «Dentro alla parola Ragazza c’è la parola Gazza». «Dentro al Fiore ci sono le Ore». «Dentro alla parola Caramella… no, non c’è niente». «Dentro alla parola Gufo c’è Ufo, un disco volante degli alieni».

Bene, adesso ne abbiamo dette abbastanza ed inizia la cosa più difficile.

«Quale?»

Disegnarle.

«Ma disegnare è facile».

Di solito sì. Ma questa volta è più difficile perché dobbiamo fare un disegno dentro l’altro, come accade con le parole. Avete visto l’illustratrice del libro come è stata brava?

«Sì, Giuseppe, ma lei è grande, io non sono capace, io sono una bambina». «Io ci voglio provare». «Io non ho capito bene cosa bisogna fare. Cioè devo disegnare un Cane tra le Canne?». «Sì». «Allora per me è facile». «Sì, quello è facile, ma le altre? Gli altri disegni sono più difficili». «Beh, proviamo, non si può mai dire». «Io provo a disegnare prima una Ragazza, però la disegno grande, così dentro ci disegno la Gazza. Disegno la Gazza al posto del Cuore». «Io ho disegnato un Gufo e dentro al Gufo, nella pancia, ho disegnato dentro una piccola astronave degli alieni». «Io ho disegnato il foglio tutto nero per fare il Buio e dentro ci ho fatto la mia faccia. Sì, insomma, perché quello lì piccolino sarebbe Io». «Io ho disegnato il Fiore che poi è un Orologio con le Ore con attorno i petali del Fiore». «Io ho disegnato una Vipera che ha mangiato una Pera, come nel libro».