Tra i tanti pezzi che Pina Bausch dedicò alle città, Palermo Palermo compie nel 2019 trent’anni. Chiunque lo vide allora o negli anni successivi non avrà dimenticato quel crollo potentissimo di muri di mattoni, le danze collettive, le campane, la sfilata di pianoforti, le donne ripiegate su se stesse, le marce, la musica, i segni neri sul volto. Un immaginario che Piero Tauro, fotografo da più di trent’anni di danza e di teatro, ha raccolto in 27 scatti per la mostra Macerie e tacchi a spillo che dal 3 al 13 agosto sarà allestita alle Orestiadi di Gibellina. Progetto pensato con Alfio Scuderi, direttore delle Orestiadi, e con il critico Roberto Giambrone.

Lo spettacolo debuttò a Wuppertal nel dicembre del 1989 dopo che Pina e la compagnia avevano passato alcune settimane a Palermo in primavera. Al Teatro Biondo arrivò nel febbraio del 1990 e nel cuore di molti restò un pezzo indimenticabile del rapporto tra Pina e l’Italia, secondo titolo legato al nostro paese dopo Viktor.

Tauro lo fotografò allora e altri e scatti sono nati quest’anno a Wuppertal quando il Tanztheater, da gennaio sotto la nuova direzione di Bettina Wagner-Belgert, lo ha ripreso. Le 27 foto della mostra sono state raccolte da Tauro in un catalogo nel quale osservare il Palermo Palermo di ieri e quello di oggi tra danzatori storici ancora in scena, come Julie Anne Stanzak, e nuovi, giovani interpreti. La mostra si sposta al Biondo di Palermo in ottobre, con un sogno da condividere: la speranza che prima o poi riviva nel teatro anche lo spettacolo. Per ora Palermo Palermo è annunciato tra aprile e maggio 2020 a Los Angeles, Berkeley e Chicago.

Merita però tenere sott’occhio le notizie della compagnia sia sul sito ufficiale del Tanztheater Wuppertal (www.pinabausch.de) che sul sito della Fondazione Bausch (www.pinabausch.org). Tra le news segnarsi che in ottobre Palermo Palermo uscirà per le Pina Bausch Editions, aprendo una serie di film, e che nel 2020 l’Archivio di Pina Bausch sarà online.