Riprende – a quanto leggiamo – la trattativa tra ministero e regioni per l’autonomia differenziata. Si parte oggi con il Veneto, seguiranno Lombardia ed Emilia-Romagna, e successivamente Toscana e Piemonte. È una notizia sorprendente, viste le prime posizioni del ministro Boccia. Sembrava delinearsi un percorso che assumeva come preliminari una legge quadro e i livelli essenziali delle prestazioni. In questo poteva concretarsi una discontinuità, desumibile anche dalla affermata necessità di coinvolgere nel confronto tutte le regioni su un piano di sostanziale parità. Assistiamo ora a un cambiamento di rotta? Si torna a una sostanziale continuità rispetto alla censurabilissima gestione della...