In queste settimane abbiamo parlato molto di riciclaggio. Mi spiegate con parole vostre cosa avete capito?
«Io ho capito che la carta va con la carta e il vetro con il vetro». «E la plastica? La plastica va con la plastica». «Noi lo facevamo già anche a casa. A scuola però ci sono dei bidoni più grossi». «Perché devi mettere le cose al posto giusto, non al posto sbagliato. Poi lo capiscono tutti…. Una bottiglia di plastica in mezzo a un sacco di carta che ci fa? Niente. E’ sbagliato». «Però il vetro ha uno scatolone pericoloso. Una campana. Mia mamma non mi fa mettere il vetro perché ci si può fare male».

Ma perché bisogna fare questa raccolta differenziata, cioè mettendo la carta con la carta, il vetro con il vetro, eccetera….
«Perché così tutto è più ordinato». «Perché secondo me è venuta la moda che adesso tutti fanno questa raccolta». «Si chiama differenziata, per me, perché fa delle differenze tra una cosa e l’altra. Delle differenze su come è fatta quella cosa. Tipo se una palla è fatta di plastica non è fatta di carta. oppure una matita è fatta di legno non è fatta di ferro o di vetro». «No, si fa perché dopo si raccoglie e dopo con la carta vecchia la pulisci e ci fai la carta nuova. Invece con il vetro vecchio lo pulisci e ci fai il vetro nuovo». «Però io non la faccio la raccolta differenziata perché non mi sembra giusto perché io voglio tirare le bottiglie dove foglio. Poi se tiri le bottiglie dove c’è il vetro si rompono, invece se le tiri dove c’è la plastica o la carta non si rompono». «Ma non si fa! Guarda che ti possono fare anche la multa i vigili!» «Per me fare la raccolta differenziata non è difficile perché io conosco bene tutte le materie». «I materiali». «Per me fare la raccolta differenziata è bellissimo perché tu sai cosa devi fare». «E’ vero, sai dove mettere le cose. Nel posto giusto. Invece se non c’era la raccolta differenziata? prima, per esempio? Quando non c’era la raccolta differenziata? Quando mia mamma era bambina e non c’era la raccolta differenziata? Lei come faceva? Dove buttava la carta?» «Dove voleva». «Io ho capito che questa raccolta si fa perché così il mondo è più pulito». «Per me la raccolta si fa differenziata perché poi ci risparmi dei soldi, mi pare. Mi pare, però non so bene chi ci guadagna i soldi e chi li risparmia». «Secondo me chi fa la raccolta differenziata dovrebbe avere un premio o dei soldi, altrimenti va a finire che non la fa nessuno come a Napoli». «A Napoli? Guarda che io sono andato a Napoli e la fanno». «Differenziata». «Sì. Fanno tutte le differenze». «Per me la differenza è che una cosa è di plastica e una dei vetro, allora sono due bottiglie diverse, che pesano anche in modo diverso».

In realtà avete detto molte cose giuste. E tra queste ce ne sono due importanti: che facendo la raccolta differenziata si tiene più pulito l’ambiente e anche che si risparmiano dei soldi…. Ma non ho capito se avete capito bene come….
«No, io non ho capito». «Io metà. La prima parte. Perché tieni più in ordine, si capisce. Non butti tutto all’aria come viene viene. Però non ho capito bene l’altra cosa dei soldi». «Secondo me ci guadagnano tutti perché il mondo è più pulito e il mondo è come la nostra casa e allora è meglio vivere in una casa pulita invece che in una casa sporca». «Per me ci guadagnano gli spazzini. Perché sono loro che portano via la spazzatura». Da me ci sono quelli che vengono a prendere con un camion la carta, poi quelli che vengono a prendere il vetro…. Sono tanti tipi di camion e di spazzini….» «Sono quasi tutti neri, cioè ragazzi di colore… Ma a me non sembrano così ricchi… Boh». «Per me sono le fabbriche che ci guadagnano. Quelle della carta e del vetro e altri materiali. Perché riciclare vuol dire che lo usi due volte, non una sola». «Oppure puoi usarlo anche più di due volte». «Se però la carta è sporca non bisogna metterla nello scatolone della carta». «La raccolta si fa perché ci sono molti rifiuti e bisogna che qualcuno li raccoglie, altrimenti restano lì per la strada e fanno puzzo e dopo è una schifezza per tutti, per questo la fanno».