Un uomo in cui vibra al presente, nel dinamismo teso, fratto del movimento, il corpo collettivo di una moltitudine di soldati sfruttati, mai citati, morti lontani dalle loro tradizioni, terre, paesi, famiglie. Un racconto che contrae e unisce in una visione metamorfica il destino dei soldati Sepoy portati a combattere in Europa dall’India durante la Prima Guerra Mondiale secondo l’ottica coloniale del mondo, agli strappi violenti che ogni conflitto porta con sé. Akram Khan, artista anglo-bengalese, classe 1974, coreografo e danzatore tra i più grandi della sua generazione, ha dedicato a questo tema corrosivo Xenos (Straniero), spettacolo di bruciante magnetismo...